Chiudono gli ombrelloni e la spiaggia, per mesi invasa dai turisti, viene restituita al dolce silenzio della natura.
Il chiassoso cicaleccio dei bagnanti lascia il posto al suono afono e ritmato delle onde e la “metropoli del turismo” si riappropria della sua identità originaria e torna ad essere il borgo marinaro di sempre.
E’ la Cesenatico di ottobre, quella che piaceva tanto al poeta Marino Moretti, quella che abbassa le sue pulsazioni e torna a respirare e a vivere con l’anima verace del “paesello”.
Con il clima ancora mite (non mancano gli stabilimenti balneari ancora aperti), è il momento ideale per scoprire l’essenza più autentica della città che, anche in questo periodo dell’anno – in un’atmosfera rilassante – offre un ricco campionario di servizi, svaghi e possibilità.
Si parte dalla spiaggia che va vissuta in modo diverso, ma che rappresenta sempre uno dei punti cardinali di Cesenatico. Nel periodo autunnale è frequentata da tanti appassionati di jogging, ma anche da chi – semplicemente – ama passeggiare sulla battigia in compagnia degli amici o del proprio cane. La colonna sonora è quella dei gabbiani che tornano padroni incontrastati dell’eco-sistema marino.
Foto di Andrea Ceccarelli, Alessandro Mazza e Orlando Poni
C’è poi il porto leonardesco che, avvolto dai suoi colori pastello, propone il suo prelibato bouquet di ristoranti di pesce. Ottobre, non a caso, è il mese delle sagre gastronomiche – come il Pesce fa festa – che offrono un saggio della più tipica cucina marinara.
Ma ottobre è anche il mese dello shopping, quello proposto dai tanti negozietti di Cesenatico dove l’accoglienza e la cordialità sono sempre di casa. Senza dimenticare l’attività sportiva (a cui è dedicata La Festa dello Sport) e, soprattutto, la cultura che – dal teatro ai musei – riapre le sue porte per raccontare la storia ed i tesori della città. Dalle mostre di pittura di Tono Zancanaro in corso alla Galleria Da Vinci ai tesori custoditi nel Museo della Marineria, ottobre è il mese ideale per riscoprire l’anima di una Cesenatico meno turistica e, per questo, più romantica, più magica, più ammaliante.