Skip to main content

Si chiama “Delta AY.4.2” e, anche se di lei ne sappiamo ancora poco, è già stata ribattezzata “Super variante Delta”. Alcuni casi sono già stati diagnosticati in Romagna, ma ancora non è chiaro se si tratti di un ceppo più virulento ed aggressivo.

“Per ora non possiamo dare conferme ufficiali – dice ai media il professor Vittorio Sambri, direttore dell’unità operativa Microbiologia e del Laboratorio unico di Pievesestina dell’Ausl Romagna – perché stiamo eseguendo i sequenziamenti necessari. I risultati, e quindi una certezza, li avremo soltanto a metà circa della prossima settimana. I campioni che stiamo analizzando per questo tipo nuovo di variante Delta arrivano da diverse parti della Romagna. Ma come detto servirà ancora qualche giorno per avere i riscontri che stiamo cercando”.

[nectar_slider location=”ARTICOLO TESTO” overall_style=”classic” bg_animation=”none” slider_transition=”slide” caption_transition=”fade_in_from_bottom” image_loading=”default” heading_tag=”default” button_sizing=”regular” slider_height=”150″ autorotate=”1000″]

Insomma, un nuovo tipo di coronavirus di cui sappiamo molto poco perché i dati sono ancora scarni e dunque senza alcuna evidenza scientifica. Ogni mutazione del virus, tuttavia, desta preoccupazioni perché il timore, almeno sulla carta, è che il cambiamento del ceppo vanifichi o appanni gli effetti della massiccia campagna vaccinale anti-Covid.

Sostieni livingcesenatico con una piccola donazione!

[nectar_slider location=”home – ABOVE” overall_style=”classic” bg_animation=”none” slider_transition=”slide” caption_transition=”fade_in_from_bottom” image_loading=”default” heading_tag=”default” button_sizing=”regular” slider_height=”300″ autorotate=”2000″]

Leave a Reply