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Sono gli irriducibili del vaccino, quelli che – malgrado indossino il camice bianco – non ne vogliono sapere di farsi inoculare quella dose, che sia Pfizer, Johnson & Johnson, Moderna o AstraZeneca non importa.

In tutto il territorio dell’Ausl Romagna sono circa 219 gli operatori sanitari sospesi dal servizio. Di questi, più della metà (130) lavoravano nel distretto riminese, che si conferma roccaforte “no-vax”.

Va detto che il “braccio di ferro” comincia a pendere gradualmente dalla parte dell’azienda sanitaria visto che sono sempre di più gli operatori pentiti. Anche ieri tre medici e tre infermieri che erano stati sospesi dal servizio sono stati re-integrati dopo essersi sottoposti alla prima dose.

 
 
 
 

Ma c’è chi non retrocede neppure di un millimetro, come quel medico di base di Savignano che ieri ha ricevuto dall’Ausl l’avviso di sospensione dal servizio. Da ieri, sulla porta del suo ambulatorio, c’è affisso un cartello con il nome della sua sostituta.

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