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E’ ancora crisi nera per il comparto della pesca alle vongole. Malgrado il fermo pesca di due mesi (maggio e giugno), nel tratto di mare tra Goro e Cesenatico, i molluschi continuano a non crescere.

Di fatto, malgrado le procedure di coltivazione siano esattamente le stesse di qualche anno fa, le vongole restano troppo piccole per la vendita. Un dramma per le dieci imbarcazioni di Cesenatico costrette ormai all’inattività.

E il paradosso è che, a poche miglia più a sud, davanti alla costa riminese, la pesca sottocosta procede come sempre e per le “vongolare” gli affari vanno a gonfie vele.

 
 
 
 

Per arginare questa crisi, deflagrata nel settembre 2020, la Regione Emilia Romagna ha staccato 400mila euro di assegni d’indennizzi, ma il settore è in ginocchio, il futuro incerto e non si può certo andare avanti con i ristori.

Per questo, la richiesta dei pescatori di Cesenatico è quella di poter spostarsi in tutta la costa romagnola, per andare a pescare laddove il mare garantisce il prodotto, valicando dunque quella linea immaginaria che divide l’abbondanza dalla carestia. La proposta di un unico consorzio è già stata inoltrata, ma non sempre nei “tavoli della politica” si registra la stessa solidarietà che governa le dinamiche del mare.

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