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A cura di Federica Gualdani

Moda unita ad una visione di bellezza che si distacca dagli schemi della società moderna. Apprezzamento del proprio corpo, dei propri segni e della propria storia. È questo il messaggio di Samantha Proli, modella curvy di Cesenatico che, quest’anno, ha sfilato sulle passerelle della Milano Fashion Week.

Samantha Proli
 
 
 
 

In realtà la missione di Samantha va ben oltre un semplice fatto lavorativo. L’intento non è unicamente quello di mostrare abiti o sorridere ad un obiettivo. Ma di diffondere il cosiddetto “Bodypositive”. Un concetto che non si limita all’accettazione delle imperfezioni, che insegna ad amarsi in maniera totale.

“Per comprendere la mia idea – esordisce Samantha – occorre fare un salto indietro di circa undici anni. Quando, cioè, ho cominciato a creare cataloghi e a dare vita a sfilate quasi per gioco. Non per proiettarsi verso chissà quale carriera, solo per scherzo. Ma, una volta entrata nel contesto, ho cominciato a partecipare ad alcuni concorsi. Non da sola, sempre accompagnata da Beatrice Bonetti, collega e amica. Così, tra uno scatto e una risata, ci siamo trovate a “Detto Fatto” per sfilare insieme a donne che possedevano una fisicità diversa rispetto all’ideale diffuso.

Quest’anno abbiamo colto l’importante occasione di partecipare alla Milano Fashion Week. Il locale 55 e Palazzo Turati sono stati invasi da un turbinio di flash, colori e musiche. Senza contare i numerosi stilisti che hanno preso parte alla manifestazione. Noi, ovviamente, abbiamo portato un brand che produce vestiti per donne curvy.

Ma non solo. Mentre tornavamo, dopo queste giornate, ci siamo fermate in un agriturismo in compagnia di alcuni amici umbri. E la discussione è ricaduta sui temi che, ora più che mai, occupano un ruolo centrale per importanza e complessità. Ci siamo immersi in una riflessione sulla condizione femminile in Afghanistan e, in particolare, sulla perdita completa di libertà che le donne stanno subendo.

Samantha Proli

Noi abbiamo la possibilità di esprimerci, di dire quello che pensiamo senza -quasi- esser giudicate. Il rispetto, in realtà, proviene anche dalla facoltà di essere se stessi.

Abbiamo deciso di lanciare un hashtag sui social per far passare questo tipo di messaggio. #labellezzanonconosceconfini. Ma deve essere anche in grado di uscire fuori, di esprimersi Poi abbiamo selezionato, grazie a sondaggi a cui i nostri followers hanno risposto, tre fotografie che concretizzassero al meglio la nostra concezione di benessere e positività.

Per quanto riguarda il futuro, abbiamo alcuni progetti a cui stiamo lavorando e che stanno prendendo forma. In particolare ci stiamo organizzando con un negozio di Città di Castello che, vendendo capi di abbigliamento per donne curvy, ha deciso di creare un calendario con le nostre fotografie.

Non solo. Stiamo anche pensando di dare vita ad una mostra grazie ad un amico fotografo, Carlo Campi. Vogliamo offrire un sostegno totale alle donne: il ricavato della mostra, infatti, sarà destinato ad un’associazione che si occupa di protezione e tutela femminile.

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