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E’ tornata ieri in tribunale per la sua deposizione davanti alla giudice Elisabetta Giorgi, la notaia Chiara Scardovi, molto nota anche a Cesenatico (dove ha un suo studio) imputata di lottizzazione abusiva per i fatti legati all’ex hotel Riviera di via Del Porto a Cesenatico (sotto sequestro cautelare dal 2018).

La notaia, che era già stata interrogata il 14 giugno scorso, quando depose per quattro ore, ha risposto alle domande del suo legale, Marco Martines, che ne aveva chiesto il contro-esame.

Con la notaia, sono imputati per abuso edilizio anche il costruttore Vittorio Tosi oltre ad undici acquirenti degli appartamenti, alcuni dei quali figurano, in un altro procedimento parallelo, come parti offese.

I fatti, come detto, si riferiscono alla struttura ricettiva trasformata in una palazzina vista mare senza però che ne avesse i requisiti legali essendo classificata come “casa colonica”.

 
 
 
 

La Scardovi ha ricostruito i rapporti con i tecnici del Comune, sostenendo che il passaggio d’uso sarebbe avvenuto nel rispetto di una legge regionale.

Nel maggio scorso aveva deposto Vittorio Tosi che si era difeso sostenendo di aver comprato l’immobile dal precedente proprietario e che per questo motivo non avrebbe dovuto rispondere delle accuse che gli erano rivolte. 

Secondo l’accusa, invece, il cambio di destinazione di quello che in origine era un albergo e che poi è diventato una serie di appartamenti, non era mai stato ratificato e quindi quelle case, di un valore che oscilla tra i 200 ed i 400 mila euro ognuna, sarebbero del tutto irregolari. L’udienza è stata aggiornata al 9 dicembre.

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