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“Le sentenze si rispettano, ma siamo in democrazia e dunque le sentenze si possono anche criticare. Per questo, come Sindacato Italiano Balneari, ribadiamo la nostra ferma posizione: la decisione del Consiglio di Stato sulle concessioni balneari per noi è assolutamente sbagliata”. Parola di Simone Battistoni, presidente regionale del Sib, che – dopo lo tsunami della Bolkestein (ultime due estati e poi spiagge all’asta) – fa il punto della situazione: “Sul piano tecnico-giuridico – precisa Battistoni – questa sentenza invade, in più punti, il campo della politica. Possiamo capire che una legge decada perché in contrasto con l’ordinamento europeo, ma è singolare che questa sentenza faccia le veci del legislatore indicando, per una questione così delicata, anche la road-map per il futuro. A nostro giudizio, a questo punto, la politica deve intervenire perché, senza regole certe, noi regaliamo l’ennesimo settore economico alle multinazionali straniere”.

 
 
 
 

Lo spettro di russi e cinesi nuovi proprietari della riviera romagnola, dunque, è tutt’altro che virtuale: “In un bando vince sempre il più ricco – ricorda il numero uno del Sib regionale – e dunque, per quanto possano essere solide le nostre attività, non potremo mai competere con i grandi colossi della finanza che, come sappiamo, non sono mai italiani. Quando si inneggia al libero mercato si fa proprio questo errore perché non saranno altri imprenditori locali a toglierci le concessioni bensì le grandi multinazionali straniere”. Quindi, non il turnover delle licenze balneari – come auspicano i teorici del libero mercato – bensì una vera e propria colonizzazione: “Dopo aver svenduto tanti settori strategici della nostra economia – aggiunge – adesso ci faremo portare via anche il turismo. E quelli che oggi sono i titolari delle concessioni, fra due anni rischiano di diventare dei semplici dipendenti”.

Proprio per fare un check della situazione, giovedì scorso, è stata convocata la giunta regionale del Sib mentre ieri si è riunita la Fiba: “I grandi sindacati – conclude Battistoni – si stanno incontrando tutti, così come in agenda ci sono diversi appuntamenti con i rappresentanti della politica a cui manifesteremo le nostre istanze e le nostre preoccupazioni. Stiamo ragionando per cercare una strategia condivisa e tentare, nel rispetto del pronunciamento del Consiglio di Stato e delle regole comunitarie, di far valere le nostre ragioni”.

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