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C’è un argine contro la pandemia che sta facendo acqua da tutte le parti: è quello della scuola dove si registrano troppi contagi tra gli studenti di ogni ordine e grado.

Proprio per colpa di questi focolai esplosi nelle classi, i drive through della Romagna sono andati a più riprese in tilt in particolare a Ravenna, Cesena e a Rimini, i territori in cui vengono accertati più casi. 

 
 
 

“I protocolli scolastici per il tracciamento dei contagi sono inadeguati  – spiega Raffaella Angelini direttrice della Sanità pubblica di Ausl Romagna – perché predisposti e pensati in un momento, quello dell’inizio dell’anno, in cui i casi giornalieri erano decisamente minori”.

I protocolli vigenti impongono, nel momento in cui viene rilevata una positività in classe, che tutti i compagni di classe vengano sottoposti a tampone per scongiurare la Dad e che di conseguenza dopo cinque giorni venga ripetuto a tutti il test.

I tamponi somministrati in Romagna vengono inviati, come noto, al laboratorio di Pievesestina a Cesena diretto dal prof. Vittorio Sambri. “La variante Omicron? Non l’abbiamo ancora trovata”, spiega. Conferma la dottoressa Angelini che però si sbilancia. “Non è ancora stata trovata ma può essere che a giorni venga rilevata. Non mi stupirei. Eviterei però allarmismi di sorta perché non conosciamo ancora il grado di pericolosità di Omicron”.

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