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A cura di Walter Valeri

fotografie di Daniele Ferroni

Sono foto inedite e preziose di Dario Fo a Cesenatico, realizzate a più riprese da Daniele Ferroni tra il 2012 e il 2013. Immagini in bianco e nero che ci ricordano Dario in scena e nella vita quotidiana, quando trascorreva assieme all’inseparabile Franca, le sue vacanze estive in Romagna, nella loro casa di Sala. Come ha scritto perfettamente il critico francese Bernard Dort: “ Dario Fo ha tutto per essere un mimo prodigioso. Sa riunire in un gesto della mano, del braccio e del corpo, quei movimenti casuali ai quali non cessiamo di abbandonarci. Ma quello che appare sono le figure mutevoli, transitorie degli uomini immersi nella storia e nella lotta delle classi”.

dario fo
 
 
 
 

Non importa se la realtà che affiora e dialoga con noi, grazie a queste immagini, viene colta nei suoi  aspetti ridanciani oppure assorti e misteriosi. È un fresco parlare senza parole che s’appoggia nella comunicativa popolare.  Si dice del teatro comico come di una reinvenzione della vita, presentata in forma buffa e immaginativa: in modo da suscitare il riso,  interesse e partecipazione.  Al punto di credere che riesca ad esprimere i nostri stessi sentimenti, il nostro bisogno di liberazione; per condurci in un mosaico di maschere e creature che soffrono come noi, gioiscono, lottano per evadere da se stesse. Si ride di ciò che ci opprime. Si ride di ciò che si può o non si può dire. Si ride grazie alle astuzie dei contenuti presi come bersaglio, della scelta, delle loro variazioni, dell’interpretazione patteggiata. Si ride di cuore grazie alle  smorfie appropriate, alle ironie non stolte dirette contro i potenti della storia.

dario fo

Le maschere straordinarie, i gesti, le espressioni argute, spesso provocatorie e grottesche dei personaggi di Dario Fo sono indelebili. Fissate nella memoria di coloro che lo hanno visto recitare dal vivo. Di quelli che hanno gioito e possono ancora gioire ricordando i suoi capolavori, quali La nascita del giullare e decine di altri monologhi  realizzati dalla fine degli anni ’60 poi confluiti in Mistero Buffo;  sino a Francesco Giullare di Dio. Questi gioielli di comicità ineguagliabili che gli hanno consentito di vincere il premio Nobel costituiscono  un unicum dove la vis comica dell’attore e quella creatrice nello spettatore coincidono. Entrambe nate sotto l’urgenza e il  segno della dismisura. Cosi è stato sin dagli esordi con il Dito nell’occhio del 1957, poi negli anni a seguire con la complicità di Franca Rame,  per le oltre 80 commedie realizzate per mettere alla berlina i soprusi del  potere politico, la logica pretestuosa dell’ovvietà, l’ipocrisia di chi si nutre delle nostre quotidiane debolezze.

dario fo

Dario Fo è stato un giullare alla corte di un’umanità priva di cuore, bisogna dirlo. Un’umanità colpevole di migliaia di femminicidi, carneficine insensate, morti bianche sul lavoro, produttrice di  sprechi e di fame, insensibile alle necessita’  di centinaia di milioni di poveri. Un’umanità riottosa e ostile nei confronti di centinaia di migliaia di migranti, diseredati persino del diritto al dolore. Forse per questo il premio Nobel Dario Fo ha voluto fosse scritto sulla sua tomba: giullare. Semplicemente giullare. Anziché  maestro di satira. Un giullare del XX secolo che ha saputo rintuzzare, mettere alla gogna esseri umani affetti da smodato desiderio di successo; nostri vicini di casa golosi di feroci privilegi. Parlo di quelli che vorrebbero essere buoni, pur sapendo di fare il male, come scriveva Pier Paolo Pasolini. Per tutta la vita, come l’autore delle Ceneri di Gramsci  Dario Fo ha odiato e fustigato gli indifferenti.

Ha creato maschere comiche irresistibili, vive e messe in situazioni critiche esilaranti. Un insegnamento prodigioso e ancora oggi vitale, necessario per una comicità civile, scrupolosa e  piena di sapiente buon umore. In teatro, come in tutte le arti, la pigrizia non può essere di casa: il corpo, la mano gli occhi che non rispondono sono  già passate al suicidio. Anche questo ci dicono le belle fotografie di Daniele Ferroni scattate nella nostra amata Cesenatico.

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