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Trovata la legge, trovato l’inganno. Il proverbio, tipicamente italiano, si addice perfettamente al grande popolo dei non vaccinati che, per sfuggire alle sanzioni, s’ingegna con espedienti a volte geniali altre volte francamente demenziali.

E così usare un green pass falso – a Cesenatico come altrove – è diventato uno degli sport nazionali. Del resto, i controlli sono blandi e quasi inesistenti e dunque la maggior parte dei furbetti riesce a farla franca.

Nella vicina Riccione, però, la Polizia Locale fa sul serio e, per far rispettare la normativa anti Covid, sta passando al setaccio tutti gli esercizi pubblici controllando i green pass degli avventori. Ieri, ad esempio, sono finiti nei guai due giovani. Un ragazzo di 21 anni, identificato con carta di identità dagli agenti della Polizia Locale, è stato denunciato perché ha esibito sul telefonino il green pass di un’altra persona. Gli agenti hanno infatti subito evidenziato che l’età anagrafica del documento d’identità non coincideva con quella riportata nella certificazione verde.

Un altro giovane di 20 anni è stato multato e denunciato perché all’interno di un ristorante ha esibito il green pass del fratello. 

Come da normativa vigente, nel caso di utilizzo del Green pass di un’altra persona, l’utilizzatore è punito per il reato di sostituzione di persona (art. 494 cod. pen.) con la reclusione fino a un anno. 

 
 
 
 

Chi invece falsifica la certificazione verde mettendoci sopra il proprio nome rischia di incorrere nel reato di falsità materiale commessa dal privato (CP, art. 482). La pena è la stessa prevista per la falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in certificati o autorizzazioni amministrative (CP, art. 477), cioè la reclusione da sei mesi a tre anni, ma ridotta fino a un terzo.

Un’altra fattispecie ancora riguarda le persone che usano green pass falsi senza aver preso parte alla contraffazione (cioè, li comprano). In questi casi, il reato è quello di uso di atto falso (CP, art. 489), che prevede la stessa pena del punto precedente, ma ulteriormente ridotta di un terzo.

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