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Il gioco che diventa malattia. Un dramma che riguarda tante famiglie anche a Cesenatico dove le ludopatie sono piuttosto diffuse.

Ne parlerà domani sera (mercoledì), dalle ore 20.45 il dottor Michele Sanza, direttore dell’Unità operativa Dipendenze Patologiche di Ausl Romagna, ospite del Circolo Arci di Borella nell’ambito del terzo e ultimo degli incontri sul tema della prevenzione e della promozione della salute.

Il titolo dell’appuntamento è “Ludopatia: quando il gioco diventa malattia”.

Oggi il fenomeno si sviluppa attraverso i siti online e le piattaforme di gioco e scommesse sul web. Nel 2020, dati ufficiali della Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la raccolta online è stata pari a 49,2 miliardi di euro (+ 35% rispetto al 2019), il 55,7% delle giocate complessive in Italia. Seguono le lotterie, comprese quelle istantanee (i Gratta e Vinci) con oltre 8 miliardi di euro di giocate (20,7% del totale su rete fisica) e le varie tipologie di lotto con 6,2 miliardi di giocate (15,9% del totale su rete fisica).

Il principale rischio del gioco d’azzardo è però la dipendenza. Non riuscire più a smettere di giocare con la perdita incontrollata delle proprie risorse economiche alle quali spesso si aggiungono quelle sottratte ai familiari. Con il gioco che diventa l’unico scopo della giornata. Una malattia compulsiva che può portare persino a scelte estreme. In Italia questo problema interessa 1,3 milioni di persone di cui solo il dieci per cento, circa 12mila individui, è in cura.

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