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La tecnica, banale ma collaudata, era sempre la stessa. Con l’aiuto di tre complici – che fingevano di essere clienti e, con varie richieste, distraevano il titolare dell’esercizio – lei rubava con destrezza tutto ciò che poteva portando a termine colpi che, in alcuni casi, le avevano fruttato parecchio.

Come lo scorso 31 agosto a Cesenatico dove, in una gioielleria, era riuscita in pochi istanti a rubare gioielli e monili per un valore di circa cinquemila euro.

Una ladra seriale molto abile che, in poco meno di due mesi, aveva consumato in varie parti d’Italia almeno tredici furti accertati (ma è probabile che, considerando le denunce non presentate, il numero di colpi sia molto più alto).

Per lei – una 21enne residente nel riminese – ieri però sono scattate le manette al termine di un’indagine coordinata dai carabinieri della stazione di Numana, iniziata dopo la denuncia di un furto commesso a Sirolo, il 4 luglio del 2021.

Stando a quanto emerso, come detto, la donna agiva con tre complici e, commesso il furto, il gruppetto guadagnava la fuga con un’auto noleggiata, abbandonando ai bordi delle strade poco distanti quanto asportato, non prima però di aver sottratto denaro contante e tessere bancomat. In talune circostanze, presso gli Atm delle banche di località limitrofe, effettuavano prelievi fraudolenti, anche di somme cospicue.

 

A partire dal mese di luglio e sino a settembre 2021 il quartetto si sarebbe reso responsabile, a vario titolo, di 13 furti e 6 prelievi fraudolenti, commessi nelle province di Ancona, Macerata, Forlì-Cesena, Pesaro, Rimini, Grosseto, Viterbo, Genova, Venezia, Ravenna, Padova, Verona e Treviso, per un ammontare complessivo di circa 20mila euro.

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