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Mentre l’opinione pubblica si spacca su Covid e vaccini, nelle case dei romagnoli – come in quelle di tutti i cittadini italiani – stanno pian piano arrivando le maxi-stangate sulle bollette di luce e gas che, in alcuni casi – secondo un’indagine di Facile.it sul territorio dell’Emilia Romagna – potrebbero registrare rincari superiori al 75%.

Negli ultimi decreti il Governo, rispedendo al mittente le richieste delle associazioni dei consumatori, ha negato gli integratori economici per calmierare i rincari e dunque il peso degli aumenti – i più elevati degli ultimi 15 anni – ricadrà interamente su famiglie e imprese.

Secondo le associazioni dei consumatori, in questa fase, esiste una sola strada per schivare lo tsunami economico della stangata: la rateizzazione.

Che non risolve il problema, perché alla fine il saldo non cambia, ma perlomeno ottiene due risultati: il primo è quello di spalmare i costi in un arco temporale più esteso, il secondo è quello di creare un corto circuito amministrativo per convincere le grandi multinazionali dell’energia a fare dietrofront e, nello stesso tempo, a fare pressioni sul Governo affinché intervenga sulla questione con lo stesso impegno con cui ha affrontato il tema del Green Pass.

Hera ha già messo le mani avanti e per “supportare i clienti” ha già annunciato la possibilità di rateizzare la bollette invernali in dieci mesi. Lo scorso anno la holding dell’energia “made in Emilia Romagna” ha concesso circa 200mila rateizzazioni. Ma, di questo passo, le pratiche potrebbero moltiplicarsi superando ampiamente il milione. Un carico burocratico non facile da smaltire.

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