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L’operazione “Free credit” della Finanza ha toccato tutta Italia. Porta il vessillo delle Fiamme Gialle di Rimini e ha toccato anche Cesenatico. Ieri, lunedì, Il Tribunale di Rimini ha disposto 35 misure cautelari personali di cui 8 in carcere e 4 ai domiciliari e 23 misure interdittive di cui 20 imprenditori e di 3 commercialisti. Per la Finanza sono componenti di un articolato sodalizio criminale con base operativa a Rimini ma ramificato in tutto il territorio nazionale, responsabile di aver creato e commercializzato per 440 milioni di euro falsi crediti di imposta durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria da Covid-19 per aiutare le imprese e i commercianti in difficoltà.

L’associazione a delinquere, che secondo l’ipotesi investigativa è composta da 56 soggetti che si sono avvalsi di 22 prestanomi, ha un nucleo centrale di 12 persone, oggi sottoposti a misure cautelari custodiali, tra imprenditori e commercialisti.

L’opreazione, che prende il nome di “Free credit” ha scoperchiato quella che per le fiamme gialle è una maxi-frode da 440 milioni di euro di falsi crediti locazioni, superbonus e bonus facciate.

Nella rete è finita anche una coppia con un’attività a Cesenatico. Secondo il Corriere Romagna sono finiti in carcere, tra gli altri, anche i coniugi Imane Mounssif, 35 anni e Girolamo Pasquale Bonfrate, 53 anni originari di Taverna di Montecolombo (provincia di Rimini), titolari del ristorante La Playa di Cesenatico, al momento chiuso.

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Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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