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“Cresce l’attesa, siamo in fibrillazione: moltissimi si stanno preparando e organizzando per aprire il giorno 11 febbraio, ma allo stesso tempo molti non apriranno perché non hanno più fiducia nel Governo”.

Così all’ANSA Gianni Indino, presidente del Silb-Fipe Emilia-Romagna, il sindacato dei locali da ballo, a proposito della ventilata riapertura delle discoteche dall’11 febbraio dopo gli stop imposti dall’emergenza sanitaria.

“Alcuni gestori – sottolinea Indino – hanno già sperimentato sulla propria pelle la mancanza di attendibilità” del Governo.

“Ci era stato detto che non avremmo chiuso per Capodanno e invece abbiamo chiuso a Natale”, tante le “promesse non mantenute, le aspettative disattese”. “Io però sono ottimista, come sempre – dice Indino – Sono convinto che il Governo farà la sua parte perché è giunto il momento di iniziare ad allontanare la paura che ci ha bloccato per due anni, e di riprenderci la nostra vita, socializzare, e chi meglio dei locali da ballo può aiutare a farlo”.

Le riaperture sarebbero riservate a chi ha il super Green pass, quindi vaccinato o guarito dal Covid-19, e sarebbero vincolate a una capienza all’interno del 50% (75% all’esterno ma per il momento la stagione non consente di stare all’aperto). Mascherine in tutti i luoghi del locale tranne che in pista.

“Sarà molto più sicuro andare in discoteca”, insiste Indino, “ci sarebbero controlli ed entrerebbero almeno solo i vaccinati”. A differenza di quanto accade con i party abusivi che proliferano”.

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