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Stasera “si riparte, ma non sarà un ritorno col botto, anzi.

Saranno appena il 30-40% i locali dell’Emilia-Romagna che riusciranno a presentarsi puntuali a questo appuntamento, ovvero “quelli in grado di ripartire in poco tempo, quelli che ci hanno sperato e ci hanno creduto mantenendo la macchina oliata e pronta ad accendersi nonostante i costi”, spiega Gianni Indino, presidente regionale del Silb-Fipe, il sindacato dei locali da ballo.

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“Aprire dall’oggi al domani non fa parte del nostro lavoro – spiega – non è così che funziona per i locali, che hanno come necessità primaria quella di programmare. Anche se abbiamo avuto il via libera per l’apertura, le aspettative non sono rosee: chi apre oggi lo fa solo per riprendere con il lavoro, per rimettere in piedi lo staff con l’auspicio che le restrizioni vengano gradualmente ma velocemente eliminate”.

“È pura utopia – dice – pensare che un locale possa reggere per molto tempo una capienza al 50%. Il differenziale tra costi di apertura, spese e incassi sarà a saldo negativo. Come associazione continueremo dunque a pressare il governo attraverso tutti i nostri canali per tenere un faro acceso sul nostro settore anche da domani, quando magari si sarà spenta qualche telecamera perché abbiamo riaperto”.

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