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Mi auguro che nei prossimi giorni arrivi un aiuto concreto del Governo sul fronte del caro-bollette. Certo è che c’è una bella differenza se sono quattro o sono sette miliardi”. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, continua a fare pressing sull’Esecutivo sul fronte del caro-bollette. “Nell’immediato servono due cose molto precise – insiste Bonaccini – la prima è un contributo diretto da parte dello Stato. Si parla in questi giorni di una cifra che balla tra i quattro e i sette miliardi, ma c’è una bella differenza se sono quattro o sono sette”.

 
 
 

Allo stesso tempo, però, “senza fare nuove trivellazioni – ribadisce Bonaccini – c’è bisogno che le concessioni in essere siano rafforzate rispetto a un’emergenza straordinaria, alla quale si risponde anche con misure straordinarie. So che il Governo è impegnato per dare una risposta e mi auguro che nei prossimi giorni si possa vedere”.

Quanto all’Emilia-Romagna, spiega il presidente, “la Regione su questo può fare poco. Ma nel nuovo piano energetico triennale, che presenteremo a breve, introdurremo una spinta per la transizione energetica che ha bisogno, ad esempio, di più fonti rinnovabili come il fotovoltaico. E anche con i Comuni – avverte Bonaccini – bisogna che si acceleri sugli iter autorizzativi, perché si abbia nei prossimi anni sempre più autosufficienza energetica”.

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