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E’ un giorno di apprensione e di speranza per i titolari dei 126 stabilimenti balneari di Cesenatico.

Oggi è infatti in programma una seduta del Consiglio dei Ministri nel corso della quale dovrebbero essere fissate le linee guida del governo sul tema delle tante discusse concessioni balneari. In pratica, oggi si saprà se il Governo intende proseguire sulle linee guida – non più negoziabili – indicate dall’Europa o se, al contrario, proverà ad intraprendere qualche strada alternativa.

 
 
 
 

Nell’agone politico, Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) in questi giorni è tornata alla carica con una mozione (già respinta più volte dall’Unione Europea) per chiedere un’ulteriore proroga delle concessioni di almeno 15 anni. In pratica l’obiettivo è quello di provare ad escludere balneari ed ambulanti dalla partita della Bolkestein. Il problema è che Giorgia Meloni è all’opposizione e dunque la sua iniziativa non avrà il sostegno della maggioranza del Parlamento.

Malgrado l’appello isolato degli amministratori locali del Pd (tra cui anche il sindaco Matteo Gozzoli), infatti, il centrosinistra non sembra più disposto a rischiare i fondi europei per salvare le concessioni. Ieri, ad esempio, Articolo Uno Rimini, il partito fondato da Roberto Speranza, in una nota ha ribadito che “le concessioni balneari vanno riassegnate con gara e occorre agire in fretta per stabilire nuove regole”.

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