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Slitta di una settimana, per un’inezia statistica, il passaggio dell’Emilia Romagna in zona bianca. Ieri doveva essere la giornata decisiva e, invece, l’ordinanza firmata dal ministro per la Salute Roberto Speranza ha confermato la Regione in zona gialla ancora per una settimana. Un annuncio, in parte, inatteso visto che le istituzioni regionali – in primis l’assessore alla Sanità, Raffaele Donini – avevano scommesso sul probabile ritorno al bianco.

Ma anche se i dati dell’occupazione dei posti letto Covid negli ospedali continuano a scendere (cala anche l’Rt regionale che arriva a 0,55), non sono diminuiti abbastanza e così il passaggio viene rimandato al lunedì successivo, il 7 marzo. 

 
 
 
 
 
 
 
 

Il passaggio di fatto non comporta alcun cambiamento da punto di vista pratico alle persone (le restrizioni continuano a riguardare solo i non vaccinati), ma è significativo perché indica un netto miglioramento, oltre che della diffusione del Covid, anche del tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva (attorno al 10%) e nei reparti non critici negli ospedali. 

E’ questo, comunque, l’ultimo periodo in cui resta in vigore il sistema dei colori delle regioni per identificare il rischio pandemico e relative restrizioni: il 31 marzo, infatti, con la fine dello stato d’emergenza – iniziato il 31 gennaio 2020 – andrà in archivio questo sistema delle zone colorate che fu introdotto da Giuseppe Conte. Rimarrà solo la zona rossa per arginare focolai. 

Entro il 10 marzo il governo approverà un nuovo decreto per rinnovare alcune restrizioni e fissare le nuove scadenze.

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