Mentre il mondo resta col fiato sospeso, le istituzioni dell’Emilia-Romagna si stanno preparando ad accogliere le persone in fuga dall’Ucraina.
In attesa di indicazioni operative dalle prefetture e dal governo, diversi comuni della nostra regione hanno dato la disponibilità ad individuare strutture dove ospitare i civili in fuga dalla guerra.
Ma in queste ore la gestione dei primi arrivi passa anche attraverso canali informali, con i contatti con le comunità ucraine già presenti nel territorio.
In particolare, un autobus con una quarantina di profughi, tra i quali una bambina di nove mesi, è arrivato nella tarda serata di sabato a Piacenza e una badante residente a Bobbio ha potuto riabbracciare la figlia e la nipotina.
A Bologna è prevista per questa mattina alle 11.30 una riunione in prefettura, guidata dal prefetto Attilio Visconti, che ha allertato i sindaci di Bologna e di Imola e il cardinale arcivescovo Matteo Zuppi. L’obiettivo, secondo quanto si apprende, è quello di un monitoraggio del territorio per vedere dove poter eventualmente sistemare le persone e il modello sarà lo stesso adottato per i profughi afghani, cioè accoglienza nei Cas (Centri di accoglienza straordinaria) a spese dello Stato.
Al momento la prefettura non ha disposizione date né numero di profughi in arrivo.