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Mercoledì 6 aprile nella sala convegni del Museo della Marineria di Cesenatico si è svolta l’assemblea ordinaria di bilancio del gruppo Adac.

Il nuovo consiglio direttivo e il neo-eletto presidente hanno presentato all’assemblea dei soci il bilancio consuntivo 2021 e le previsioni per il 2022, dove si anticipa che l’esercizio 2021 presenta dei numeri positivi per Adac. Si espone un bilancio con un avanzo oltre le aspettative su una previsione sostanzialmente a pareggio, questo grazie all’impegno di tutti: amministratori, consiglieri, impiegati e partner.

“Un bilancio buono, che si affianca ai precedenti bilanci previsionali con risultati positivi, una gestione sana e corretta, ma non ci sono tesori o tesoretti – spiega il tesoriere Alfonso Maini – L’operato della precedente amministrazione è stato costruttivo nel creare un’associazione indipendente e solida, ma si evidenzia che vi è un sostanzioso impegno finanziario per i prossimi vent’anni. Si porta a conoscenza del fatto che, anche per il 2022, le quote associative sono rimaste invariate e questo sottolinea che l’associazione è forte e sana”.

 
 
 
 

Il presidente Leandro Pasini presenta il programma che, assieme al consiglio direttivo, vorrebbe portare avanti. “Un progetto di ristrutturazione, riorganizzazione e di rinnovamento. In tutto questo però è necessaria una visione comune con le altre categorie economiche, con gli enti pubblici e in particolar modo col Comune di Cesenatico se vogliamo continuare a crescere, a sviluppare le nostre imprese e a migliorare la nostra destinazione. E’ per questo motivo che abbiamo cercato di fare fronte comune su un argomento che, è un punto cardine del nostro programma, ossia la DMO. Un organismo che organizzi eventi e manifestazioni in sinergia tra pubblico e privato. E’ lo strumento migliore per arrivare allo sviluppo e al rilancio del turismo. Se la destinazione migliora il suo appeal e diventa più attrattiva, anche le aziende avranno una ricaduta positiva ma dobbiamo attivare un percorso a due vie: le imprese ed il pubblico insieme. Da soli non si va più da nessuna parte!”.

Altro importante punto cardine del nuovo consiglio direttivo è quello di voler dare più attenzione all’ecologia. “Insieme a Legambiente vorremmo iniziare, un percorso di transizione ecologica. Vogliamo aiutare gli albergatori a fare le scelte giuste e a muoversi verso questo orizzonte per avvicinarsi sempre più alle scelte dei consumatori, restare competitivi e generare valore in una prospettiva di lungo periodo – continua Pasini – Legambiente infatti ci ha illustrato quali sono i requisiti che occorre possedere per poter essere considerati Hotel Green. Questa nostra scelta deve andare a braccetto con l’amministrazione comunale che indubbiamente ha già fatto dei passi importanti in questi anni, come ad esempio la Bandiera Blu, la raccolta dei rifiuti porta a porta. Non da meno un progetto di mobilità sostenibile, come quello della tanto attesa Cesenatico Visit e Mobility Card. Una APP sperimentale, prima in Italia, studiata e pensata per ridurre il traffico inutile e maggiore disponibilità di parcheggi”.

Altro tema importante affrontato all’assemblea è quello relativo alla mancanza di forza lavoro, formata e non. “Ogni primavera, da qualche anno a questa parte, ci chiediamo come mai non ci siano persone che vogliano lavorare all’interno di strutture ricettive o più in generale aziende turistiche. Non c’è una sola vera motivazione bensì più di una: i nostri collaboratori non sono più disposti a lavorare diverse ore al giorno senza giorno di riposo, anche se per tre/quattro mesi l’anno; gradirebbero lavorare a turni; chiedono alloggi decorosi; salari adeguati alle mansioni svolte. Inoltre con la NASPI dimezzata i nostri collaboratori non possono permettersi di lavorare soltanto due o tre mesi l’anno – continua il presidente Pasini – Un’epoca è terminata e occorre un cambio di marcia altrimenti saremo sempre più in difficoltà per superare la crisi. C’è bisogno di una forte revisione, di un cambiamento, perché il metodo che si utilizzava negli anni ’60 non funziona più, la riviera non è più appetibile. Avanti di questo passo avremo sempre meno collaboratori disposti a lavorare nelle nostre strutture e un aumento di scarsa professionalità, i lavoratori bravi andranno altrove”.

“Dobbiamo metterci in gioco, studiare nuove soluzioni, in particolare riprendere in esame il modello organizzativo di impresa”, spiega Pasini. E come fare questo? “Dobbiamo chiedere sostegno alle istituzioni e al Governo attraverso la riduzione del cuneo fiscale; ripristinare la NASPI rendendo così più appetibile il lavoro stagionale, infine l’apprendistato deve essere più accessibile”.

“Infine chiediamo sostegno anche alla Regione attraverso alcuni provvedimenti quali: favorire accordi con le Università e scuole in genere e la definizione di meccanismi volti ad agevolare ulteriormente l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro – conclude Pasini – Inoltre vorremmo organizzare una grande banca dati inter-associativa, per favorire incontro tra domanda e offerta di lavoro”.

 
Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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