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Alla guida dopo aver fumato uno spinello? Da oggi si può secondo un giudice del tribunale di Forlì che ha assolto un giovane cesenate che, nel dicembre del 2019, era stato protagonista di un terrificante incidente stradale: prima il frontale contro un camion, poi contro una cancellata e, infine, fuori strada.

Dopo il sinistro, il 20enne era stato sottoposto agli esami del sangue che avevano appurato la presenza di cannabis. Per questo il giovane era stato accusato di guida sotto l’effetto di sostanza stupefacenti. Un reato che prevede pene molto severe.

 
 
 
 

Ma secondo il legale del giovane – l’avvocato Alessandro Sintucci – è impossibile dimostrare che quel quantitativo di cannabis nel sangue potesse effettivamente provocare uno stato di alterazione psicofisica. Una tesi sostenuta anche dal perito di parte – il professor Silvio Chericoni, medico pisano esperto in tossicologia – che ha confermato in buona sostanza le teorie scientifiche avanzate dall’avvocato difensore.

Morale? Mentre l’accusa aveva chiesto una condanna ad un anno e 4 mesi oltre a 6000 euro di ammenda, il giudice ha deciso di assolvere il giovane “perché il fatto non sussiste”.

Un caso che avrà inevitabili effetti giurisprudenziali creando un precedente clamoroso: mettersi alla guida dopo aver fumato uno spinello, da oggi, non è detto che sia illegale.

 
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