I toni enfatici con cui il sindaco Matteo Gozzoli ha annunciato l’azzeramento del disavanzo di bilancio non sono troppo piaciuti ai rappresentanti della lista civica Buda che, in una nota, hanno così commentato questo passaggio importante per il governo della città.
“Bisogna essere chiari su alcuni aspetti del rendiconto 2021. Nel 2015 – si legge in una nota – il governo centrale cambiò le metodologie di calcolo dei bilanci comunali. In particolare fu reso obbligatorio inserire nei bilanci il valore dei crediti di dubbia esigibilità, mentre prima non lo erano. Verso la fine del nostro mandato fu reso obbligatorio svalutare e coprire questi crediti con altre entrate, togliendo di fatto le risorse comuni. È corretto dunque sottolineare che una parte di questi crediti derivavano anche dalle precedenti amministrazioni”.
“Il disavanzo tecnico – prosegue la nota – non sì è creato perché la precedente amministrazione ha fatto spese folli o perché non ha gestito bene i conti, ma si è generato, e lo si può vedere nero su bianco, per alcuni elementi che hanno cambiato la rappresentazione contabile, ovvero nuove regole (con l’entrata in vigore della contabilità armonizzata), ma anche nuovi provvedimenti sia in materia di contenimento che di contributi, come ad esempio il fondo di solidarietà che adesso si attesta a circa due milioni e che in quegli anni veniva invece azzerato. Per non parlare delle regole stringenti del patto di stabilità, metodo poi abolito circa due anni fa dallo Stato”.
“Se oggi siamo qua a parlare di un rendiconto 2021 in cui il disavanzo tecnico viene sostanzialmente azzerato – conclude la nota – è anche grazie agli 11 milioni di euro delle piattaforme derivate al nostro lavoro, e fu un lavoro con confronti durissimi. Una battaglia lungimirante che ha portato al pagamento dell’Imu da parte di Eni. Bisognerebbe avere un po’ di onestà intellettuale; solo così si possono gettare le basi di una proficua collaborazione tra maggioranza ed opposizione, tutto vantaggio della città”.
