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A chi non è mai capitato di sentirsi proporre degli integratori alimentari con l’allettante prospettiva di guadagnare cifre altissime attraverso il sistema – illegale in Italia – delle vendite piramidali? A pochi. Perché la Vi Italia, società specializzata nella commercializzazione di integratori alimentari prodotti dalla multinazionale americana Vi Salus, aveva steso la sua “rete” anche a Cesenatico.

E infatti, tra i tredici indagati dalla guardia di Finanza di Rimini, che ha disposto per tutti sequestri milionari, c’è proprio una persona della nostra città. Si tratta di un 47enne a cui la Finanza ha sequestrato 281mila euro. 

 
 
 
 
 
 
 
 

Trema dunque la piramide da 10mila adepti creata dal networker sammarinese Fabio Bollini, già finito qualche anno fa al centro di un’inchiesta giornalistica di Striscia la Notizia in cui ex collaboratori avevano spiegato i meccanismi della rete di vendita.

Al fianco del “guru” Bollini tante persone (i cosiddetti “ambassador”) che, dopo aver lasciato il loro lavoro “normale”, avevano deciso di intraprendere un nuovo percorso di crescita umana e professionale arrivando ad incassare anche ventimila euro di provvigioni al mese.

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Il sistema di vendita era il “porta a porta”, mentre il reclutamento dei venditori avveniva sui social-network, ma soprattutto nel corso di convention organizzate in palasport e in aree meeting di grandi alberghi.

 
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