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Una nota della Cgil regionale torna a battere sull’argomento del lavor in riviera. “Somministrazione illecita di 361 lavoratori in cinque hotel della Riviera – si legge nella nota del sindacato – , riposi settimanali non concessi, ore lavorate in più oltre al contratto e non retribuite regolarmente, 13 lavoratori completamente in nero”.

 
 
 
 

“Questo quanto emerso dalle indagini della Guardia di Finanza di Rimini e dell’Ispettorato del lavoro nell’ambito dell’indagine denominata “Free Job” tra il 2019 e il 2021. Fatti gravi e non nuovi che purtroppo periodicamente si ripropongono, a dimostrazione del fatto che nel settore l’irregolarità è radicata e diffusa e che sui temi della legalità è necessario tenere alta l’attenzione”.

“È sbagliato minimizzare – prosegue la nota – e ricondurre questi fenomeni ad atteggiamenti di  “poche mele marce” o “furbetti”, così come non è corretto generalizzare il fenomeno perché l’imprenditoria sana esiste e va difesa e tutelata anche dalla concorrenza sleale di chi non rispetta le regole e procura un danno all’intero settore. Vogliamo evitare di riaprire la discussione, inutile e infruttuosa, sulla carenza di manodopera imputata ad incentivi e reddito di cittadinanza, una falsa narrazione come abbiamo già avuto modo di affermare in più occasioni che distoglie l’attenzione dai veri problemi e dalle reali ragioni che allontanano giovani, e non solo, dal lavorare e dalla prospettiva di ritagliarsi una carriera lavorativa in questo settore. Non sono accettabili concetti come quello di considerare il lavoro in questo settore come un “lavoretto”, né tanto meno l’idea che i giovani che si avvicinano debbano tenere in considerazione l’ipotesi di “lavorare senza essere pagati per imparare”. Non è così che si può immaginare lo sviluppo e il rilancio, dopo due anni di pandemia che non è ancora finita, di un settore economicamente strategico come quello del turismo, sia per il Paese e soprattutto per l’Emilia-Romagna”.

 
 
 
 

“Per queste ragioni abbiamo chiesto, insieme a Cisl e Uil, e alla Regione, di aprire un tavolo sul lavoro nel turismo, avanzando anche concrete proposte di lavoro, convinti che nella regione del Patto per il Lavoro e per il Clima ci siano le condizioni per perseguire l’obiettivo di creare buona occupazione e sviluppo del settore nell’interesse collettivo, richiesta accolta con favore dagli assessori regionali Vincenzo Colla (Lavoro, Formazione e Sviluppo economico) e Andrea Corsini (Turismo e Commercio)”.

“C’è urgenza di lavorare per trovare soluzioni e lo dobbiamo fare con convinzione, parti sociali, istituzioni e politica, senza semplificazioni e sottovalutazioni. E di sicuro non avvallando proposte sciagurate, come quella del ministro del Turismo Massimo Garavaglia, di reintrodurre i voucher.  Non servono scorciatoie, né tanto meno il ritorno a strumenti che hanno alimentato irregolarità, lavoro nero e precarietà. Soltanto con un’occupazione stabile, qualificata, regolare e dignitosa è possibile rilanciare il turismo con tutto l’indotto”.

 

 
Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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