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“Il scielf non funziona”. La battuta sgorga spontanea di fronte alla squallida desolazione del distributore di benzina IP di viale Carducci, sì proprio quello che, nel 2008, fece infuriare il leggendario Tiziano Lugaresi. Ma questa volta c’è poco da ridere perché quella stazione di servizio abbandonata da tempo ed ostaggio del degrado sta diventando la triste barzelletta di Cesenatico.

Al di là di un’immagine ben poco edificante per una città turistica (sul lungomare quel distributore vandalizzato e stracolmo di erbacce e rifiuti fa davvero arrossire), il vero problema è che, a quella pompa di benzina, in tantissimi continuano a buttare soldi.

Perché la colonnina del “self” sembra attiva (sul display si legge ancora ‘inserire banconote’), ma in realtà sono settimane ormai che non eroga più carburante.

 
 
 
 

L’ultima volta a fine aprile quando, all’improvviso, il titolare del distributore aprì per una mezza giornata vendendo benzina ad un euro. Appena la voce si diffuse in città si formarono lunghe file sul lungomare. Ma la pacchia durò poco. Finite le scorte, il benzinaio – con l’incasso in contanti – levò le tende senza lasciare traccia.

Sul maxi-schermo luminoso che campeggia su viale Carducci, però, il prezzo della benzina è ancora molto basso e così in tanti si fermano con la speranza di fare un affare. Ma, dopo aver inserito le banconote, la pompa non eroga nulla e allora ai malcapitati non resta altro da fare che munirsi di ricevuta di ‘mancata erogazione’ e tornare il giorno dopo per il rimborso.

 
 
 
 

Peccato che, il giorno dopo, a quel distributore non si presenti mai nessuno (non c’è neppure un cartello con le eventuali modalità per i rimborsi). Sono ormai decine i potenziali creditori. E così, qualcuno – probabilmente irritato da quell’atteggiamento che puzza di bruciato – ha deciso stupidamente di farsi giustizia da solo prendendo a calci una delle pompe che, a questo punto, risulta inutilizzabile. Insomma, una brutta storia. Che dura da troppo tempo.

 
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