fbpx

Ai genitori di Marco Pantani quel recital – “che non tiene minimamente conto della nostra opinione” – non è proprio piaciuto e così hanno deciso di mettere nero su bianco – in una lettera chiara e sferzante – tutto il loro disappunto.

Nel mirino di Paolo e Tonina un recital dedicato al figlio, in programma il 23 maggio a Padova, organizzato da Coa e Fondazione Forense e dal titolo “Marco Pantani – Storia di un linciaggio”. 

I genitori del Pirata – in una nota diffusa dagli avvocati della famiglia, Fiorenzo e Alberto Alessi – “prendono sconsolatamente atto di come si continui a maltrattare il proprio figlio. Senza tenere in nessun conto, né avere riguardo e rispetto, di un ragazzo da tempo morto e delle persone a lui vicine che ne vivono ancora il lutto”.

 
 
 
 

I genitori del Pirata di Cesenatico sarebbero stati coinvolti nella rappresentazione, ma poi ritengono di non essere stati ascoltati in alcune sostanziali modifiche proposte.

“Se la parola confacente ad esprimere quanto Marco ha dovuto affrontare e sopportare nella sua esistenza, di sportivo e di uomo, può essere quella di ‘linciaggio’, vorremmo poter chiedere ai signori che ne hanno inteso fare un recital: c’è pure una parola adatta a definire coloro che perpetuano questo linciaggio, anche nel rappresentare la vita di nostro figlio secondo una loro esclusiva opinione e senza tenere in alcun conto né la nostra volontà che l’attualità dei fatti?”.

 
 
 
 

“Certamente esistono parole adatte a qualificare chi si rende comunque autore di miserevoli speculazioni, ma preferiamo tacere. Convinti, ormai, che sia proprio vero che la peggior forma di disprezzo resti il silenzio. Un grazie sincero – è la conclusione – a chi ricorda Marco per ciò che davvero è stato e di bello e significativo ha comunque potuto offrire”.

 
Inviando questo modulo acconsenti al trattamento dei dati secondo le vigenti norme di Privacy e diritto di autore. Per maggiori informazioni vai alla pagina Privacy e Cookie.

Leave a Reply