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Dal prossimo anno scolastico, in 262 nidi e in 38 scuole dell’infanzia dell’Emilia-Romagna 13.900 bambini e bambine cominceranno a imparare l’inglese.

La Regione ha deciso infatti di stanziare risorse per triplicare il progetto sperimentale avviato già quest’anno “Sentire l’inglese”, che ha già visto partecipare 75 nidi, 3500 bimbi e 525 operatori, un’esperienza unica in Italia per estensione territoriale e numeri.

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L’obiettivo è avvicinare i più piccoli a un’altra lingua, riconoscendone prima il suono, poi imparando a collegare le parole agli oggetti più comuni, in un contesto di gioco.
“I bambini di oggi quando entreranno un domani nel mercato del lavoro o della ricerca saranno più forti se una lingua straniera la conosceranno al pari o quasi della lingua madre – ha commentato il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, facendo il punto sul progetto-pilota – credo che dovrebbe essere una politica nazionale, non lasciata alla buona volontà di una singola regione”.

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L’obiettivo è quello di portare nei prossimi anni l’inglese in tutti i nidi e in tutte le scuole dell’infanzia del territorio. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna, che si è occupato della formazione degli educatori: saranno oltre 1800 quelli coinvolti nel prossimo anno scolastico.
Per la vice-presidente della Regione con delega al Welfare, Elly Schlein “l’esperienza sta funzionando bene, è utile anche per l’inclusione sociale. Se ci si abitua da subito a un ambiente plurilingue, si rendono più solide le capacità di apprendimento future dei bambini”.

Bonaccini ha colto l’occasione per ribadire l’impegno della Regione sull’azzeramento delle liste d’attesa ai nidi: “E’ vero che siamo una delle regioni in Europa con più posti nei nidi, ma c’è una percentuale di famiglie che è rimasta fuori, bisogna sempre migliorare”.

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