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Domenica 12 giugno in Emilia-Romagna sono chiamati alle urne, oltre che per i cinque referendum, anche gli elettori di 21 comuni per l’elezione diretta dei sindaci e per il rinnovo dei Consigli comunali.

Al voto quasi 360mila elettori di tutte le province della regione. Sono 67 i candidati per le 21 poltrone di primo cittadino, sostenuti da 108 liste: una corsa pressoché tutta al maschile che vede gli aspiranti sindaco uomini oltre l’80%. Mentre, per uno dei 314 seggi da consigliere comunale sono in lizza 2.144 candidati (poco più di 4 su dieci sono donne).

 
 
 
 
 
 
 
 

E ancora, a Parma la conquista della fascia tricolore è una questione solo tra uomini, 10 in tutto, mentre nel piccolo comune riminese di Sant’Agata Feltria l’unico candidato sindaco in corsa dovrà vedersela con l’affluenza che dovrà superare il 40% (ma anche il 50% dei voti validi), affinché il risultato sia valido.

I seggi, suddivisi in 467 sezioni, sono aperti dalle 7 alle 23. Scrutinio domenica sera, dopo la chiusura delle urne, per i referendum, mentre lo spoglio per le amministrative è rinviato alle 14 di lunedì 13 giugno.

programma

Si vota in 4 comuni sopra i 15mila abitanti, col sistema maggioritario a doppio turno. Quindi eventuale turno elettorale supplementare di ballottaggio domenica 26 giugno può interessare Parma, Piacenza, Riccione (Rimini) e Budrio (Bologna) se nessun aspirante sindaco superasse il 50% dei voti, ma anche per i restanti comuni se due candidati sindaco ottenessero lo stesso numero di voti.

Alle urne in Romagna per la scelta del primo cittadino Castrocaro Terme e Terra del Sole; Dovadola e Longiano (Forlì Cesena); Riolo Terme (Ravenna), Coriano, Morciano e Sant’Agata Feltria (Rimini).

 
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