fbpx
 
 
 
 
 
 
 
 

Ezio Bartocci in mostra a Casa Moretti dal 25 giugno al 25 settembre con “Segnalibri. Poeti, scrittori e altri ritratti…

«Come in una parata silenziosa ma carica di significati», queste opere di piccolo formato, da collocarsi tra le pagine dei libri, sono capaci «di iconizzarne gli autori, smerigliandone l’anima, talvolta, come un identikit.

 
 
 
 
 
 
 
 

Ci si potrebbe perdere tra questi ritratti e innescare altre imprevedibili storie sdoppiando vite e racconti, aprendo voragini spesse e giravolte, un pò come aveva fatto Alberto Arbasino nel suo Ritratti e immagini sorta di racconto moltiplicato degli incontri e delle tessiture relazionali avute con intellettuali e scrittori» (Bernucci).

I Segnalibri di Bartocci si dispongono infatti, con la discrezione delle loro minute dimensioni, lungo il percorso all’interno delle stanze, affianco ai libri dell’Otto e Novecento posseduti dal padrone di casa, Moretti. I Ritratti e le opere di maggiori dimensioni padroneggiano invece lo spazio più neutro della Legnaia ammiccando oltre quel giardino che tanti di quegli autori del secolo scorso ha ospitato e rappresentano una mini-antologica coprendo un lungo arco di produzione che va dagli anni Ottanta a oggi e offre anche una luce anche sul tratto evolutivo dell’artista.

segnalibri

La chiave dell’ironia, che subito balza all’occhio, è lo strumento usato da Bartocci per farci scivolare, quasi senza che ce ne si accorga, senza enfasi e senza retorica, nella riflessione. La sua riconosciuta attitudine ludica, del resto, come è stato scritto, «è strumentale all’inventiva e non intacca la dignità dei contenuti, talché, per gioco, di volta in volta affiorano nelle sue opere impegno sociale, ironiche annotazioni di costume, riflessioni esistenziali, desiderio di memoria, intimismo, poesia» (Del Gobbo).

Dimostrando capacità di vivere un rapporto sempre nuovo e prolifico con la tradizione culturale che rappresenta, Casa Moretti a Cesenatico ha saputo in questi anni declinare la sua attività, attorno alla letteratura e all’arte, rinnovando ogni volta la sua proposta, attenta alle esperienze espressive che emergevano in questi campi pur sempre sempre fedele alla fisionomia e mission dettate a suo tempo dal “padrone di casa”.

Luogo di ricerca, ma anche museo vivo e attivo, ogni anno Casa Moretti sa rinnovarsi con originali allestimenti temporanei, ospitando artisti del contemporaneo e opere che sappiano coniugare l’immagine con la parola. L’arte di Ezio Bartocci che espone i suoi Segnalibri e Ritratti ha la forza di questa novità e la sapiente discrezione che si armonizza con gli ambienti di una casa museo di scrittore. Artista di un’altra regione, le prossime Marche, egli ha sentito affine gli spazi del vivere e dello scrivere morettiano anche perché capace di essere ospitale, ugualmente con gli amici scrittori di allora come oggi con gli stessi, “ritratti” dal pennello bartocciano sui segnalibri che contrappuntano un suggestivo percorso accanto alla libreria casalinga dell’autore.

 
Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

Inviando questo modulo acconsenti al trattamento dei dati secondo le vigenti norme di Privacy e diritto di autore. Per maggiori informazioni vai alla pagina Privacy e Cookie.

Leave a Reply