Skip to main content
[nectar_slider location=”articolo ALTO” overall_style=”classic” bg_animation=”none” slider_transition=”slide” caption_transition=”fade_in_from_bottom” image_loading=”default” heading_tag=”default” button_sizing=”regular” slider_height=”100″ autorotate=”1000″]
[nectar_slider location=”articolo Alto mobile” flexible_slider_height=”true” overall_style=”classic” bg_animation=”none” slider_transition=”slide” caption_transition=”fade_in_from_bottom” image_loading=”default” heading_tag=”default” button_sizing=”regular” autorotate=”1000″ min_slider_height=”300″]

Prima la pandemia, poi la guerra, la siccità e adesso… le cavallette. Sembra l’Apocalisse di Nostradamus e, invece, è l’anno di grazia 2022.  Mentre i venti di guerra soffiano alle porte dell’Europa, i casi di Covid sono tornati a risalire, smentendo anche l’ultima certezza, ovvero che in estate il coronavirus non sarebbe mai stata una minaccia.

E a completare l’affresco apocalittico, ecco dalla vicina Cesena – per la precisione attorno alle colline di Casalbono – arrivare la notizia di un’eccezionale invasione di giovani cavallette che, abbinata all’emergenza idrica, rischia di mandare all’aria l’agricoltura cesenate.

[nectar_slider location=”ARTICOLO TESTO” overall_style=”classic” bg_animation=”none” slider_transition=”slide” caption_transition=”fade_in_from_bottom” image_loading=”default” heading_tag=”default” button_sizing=”regular” slider_height=”150″ autorotate=”1000″]
[nectar_slider location=”Articolo testo mobile” flexible_slider_height=”true” overall_style=”classic” bg_animation=”none” slider_transition=”slide” caption_transition=”fade_in_from_bottom” image_loading=”default” heading_tag=”default” button_sizing=”regular” autorotate=”1000″ min_slider_height=”300″]

Anche perché il ciclo vitale di questi esemplari dura due mesi e, dunque, non è escluso che, da qui a Ferragosto, il loro numero aumenti ancora in maniera esponenziale, invadendo anche altre frazioni.

Intanto, i raccolti rischiano di essere devastati. Un po’ come accade la scorsa estate quando l’invasione di cavallette si concentrò nella prima metà di luglio. E si concluse solo quando le produzioni furono divorate quasi interamente e quindi gli insetti si spostarono alla ricerca di cibo in altre zone.

Quest’anno la scena si sta ripetendo, ma un po’ in anticipo e sicuramente in entità peggiore. Chi ha percorso ieri le strade che attraversano la località di Case Venzi riferisce che “erano completamente scure, perché ricoperte da un numero incredibile di cavallette”.

[nectar_slider location=”home – ABOVE” overall_style=”classic” bg_animation=”none” slider_transition=”slide” caption_transition=”fade_in_from_bottom” image_loading=”default” heading_tag=”default” button_sizing=”regular” slider_height=”300″ autorotate=”2000″]

Leave a Reply