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L’estate entra nel vivo e, con l’aumento dei turisti, tornano tra gli operatori del porto canale i malumori per il mancato rinnovo delle concessioni XL. Oltre al rincaro delle materie prime e ai costi esorbitanti dell’energia, infatti, baristi e ristoratori di Cesenatico devono fare i conti con la più bassa ricettività dei locali, visto che la decisione del Comune ha, di fatto, proibito la collocazione dei tavolini a ridosso delle mure degli edifici: “Mi sembra una scelta totalmente illogica – spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia Emilio Zarrelli – che penalizza ingiustamente il lavoro di tanti imprenditori. Vietare i tavolini sul porto canale (lato mura) adducendo singolari questioni di sicurezza è assolutamente incomprensibile visto che, per decenni, ambulanze e mezzi di soccorso sono sempre transitati dal porto canale. Non si capisce per quale ragione se, fino alla scorsa legislatura, i tavolini erano consentiti, oggi si è deciso di vietarli. Eppure gli spazi del porto, sul piano urbanistico ed architettonico, sono sempre li stessi. Per altro la decisione è stata comunicata a ridosso dell’estate e, come al solito, senza una doverosa concertazione tra le parti. E i danni sono ingenti. Perché un ristorante con  30 posti in meno durante l’estate subisce una pesante decurtazione dei fatturati. Dopo due stagioni turistiche segnate dal Covid, da coprifuoco e distanze sociali, dopo l’aumento dei costi delle materie prime e delle bollette, credo il mondo della ristorazione non meritasse questo ulteriore dispetto”.

 
 
 
 
 
 
 
 

“Il problema – prosegue Zarrelli – è anche nel modus operandi di questa amministrazione che impone le scelte dall’alto anziché condividerle con le categorie. Si poteva discutere della questione a tempo debito, promuovendo un confronto con le associazioni. E invece, ad aprile, senza alcun preavviso, è stata comunicata questa decisione irrevocabile da parte dell’amministrazione senza che nessuno potesse obiettare e, magari, proporre delle alternative”.

“Cesenatico è un paese turistico – ricorda l’esponente di Fratelli d’Italia – e, soprattutto durante l’estate, l’amministrazione ha il dovere di tutelare le sue imprese, creando le condizioni migliori per lavorare. Questa decisione, invece, che penalizza il mondo dei bar, dei pub e dei ristoranti, avrà una ricaduta negativa su tutta l’economia della città perché meno introiti per una categoria così importante significa meno personale, meno ricchezza per la comunità e meno investimenti per tutto il territorio”.

 
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