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Alleggerimento della burocrazia, maggiori risorse e aumento dei massimali dei pazienti in carico, spazio ai medici in formazione.

Ma anche supporto al lavoro dei medici di famiglia tramite infermieri e collaboratori di studio.

Questi i principali punti di un accordo sottoscritto ieri dalla Regione Emilia-Romagna con i sindacati dei medici per individuare misure straordinarie per uscire dall’emergenza della carenza dei medici di base, acuita dalla pandemia e, al tempo stesso, sperimentare soluzioni che potrebbero rivelarsi efficaci anche in futuro.

 
 
 
 
 
 
 
 

L’accordo vale dal momento della firma fino al 30 giugno 2023, con l’impegno entro il 31 ottobre di tornare a discuterne e prevedere ulteriori sviluppi.

I massimali per i pazienti saranno portati da 1.500 a 1.800 per chi ha la cconvenzione da almeno tre anni e i medici in formazione specifica in medicina generale potranno svolgere attività convenzionata, con un numero di pazienti ridotto. La Regione riconoscerà 13 euro per ogni assistito, invece degli attuali 7,50.

 
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