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a cura di Anna Maria Durante

Si è tenuto sabato alle 14,30 il raduno con veleggiata delle barche tradizionali in occasione della festa di Garibaldi. Ad organizzarla come ogni anno è il Museo della Marineria.

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Il corteo di barche ha sfilato lungo il porto canale Leonardesco ed ha veleggiato “lungo costa” per essere visibile da tutta la spiaggia.

Le imbarcazioni d’epoca partecipanti al grande raduno delle “vele al terzo” sono di proprietà di armatori privati, di altri Comuni della costa e di circoli nautici riuniti nell’Associazione “Mariegola delle vele al terzo e delle barche da lavoro delle Romagne”.

“Sono circa cinquanta le barche arrivate da tutta la Romagna, si tratta del raduno di barche tradizionali più numeroso del Mediterraneo, con l’eccezione di Venezia che è un mondo a parte” – ci racconta Davide Gnola direttore del Museo della Marineria di Cesenatico – “Quest’anno abbiamo avuto ospiti d’onore due barche arrivate da Venezia, dove c’è una presenza molto forte di vele al terzo e è stato un vero piacere ospitarle”.

“Tra le barche tradizionali presenti, la più antica è la lancia Assunta, del 1921, che viene da Cervia, ed è stata riconosciuta come bene culturale dal Ministero assieme alla Saviolina, del Comune di Riccione, in gestione al Club Nautico di Riccione.

Le barche tradizionali presenti, dai nomi suggestivi sono il trabaccolo, il bragozzo (ne abbiamo due), poi delle lance, dei lancioni e delle battane e infine le due barche da Venezia che sono due Sanpierote”.

vele al terzo

Tra i presenti sul trabaccolo Barchét per la veleggiata c’era anche l’assessore alla cultura Emanuela Pedulli: “Quello di oggi è un appuntamento storico che ci lega culturalmente al cuore e all’anima della nostra città e della nostra marineria”.

Dopo i saluti, al rientro della veleggiata, che si è tenuta in condizioni meteo marine ideali, le barche tradizionali hanno ripreso il largo domenica mattina ore 9,30 per il corteo con le Autorità e i Garibaldini, accompagnati dalla Banda “Città di Gradara”.

 
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