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Il suo nome era noto soprattutto a Forlì dove era giunto all’età di sei anni negli anni bui della guerra. Sante Montanari, professione fotografo, era nato però a Cesenatico il 6 giugno del 1936. Dopo una vita a raccontare, con la sua inseparabile macchina fotografica, i grandi fatti della cronaca romagnola, Sante è morto ieri a Forlì dove aveva lavorato per tanti anni (primo scatto datato 1959) per la redazione de Il Resto del Carlino.

 
 
 
 
 
 
 
 

Un lavoro nato per una passione che lo portò, negli anni ’70, ad abbandonare il posto fisso alle Poste. Nel 1965 sposa Rosanna Angelucci. La figlia Anna Maria regala alla coppia due nipotini. Con le sue macchine fotografiche Olympus ha immortalato eventi di cronaca bianca, nera, sport e spettacolo, diventando un grande narratore della contemporaneità.

Il Comune di Forlì ha subito espresso vicinanza alla famiglia ed anche il direttivo dell’Associazione Stampa Forlì-Cesena si è unito, con una nota di cordoglio,  al dolore per la scomparsa di Montanari.

Ormai da molti anni Sante aveva concluso l’attività lavorativa, eppure teneva la macchina fotografica pronta per gli eventi importanti, quelli per cui ne valeva la pena, e che sentiva l’esigenza di documentare per arricchire, con uno scatto in più, il suo archivio infinito.

 
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