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L’Emilia-Romagna accelera sul recupero delle liste d’attesa in ambito sanitario (in primis visite ambulatoriali e prestazioni diagnostiche) che si erano allungate a causa dell’emergenza Covid-19.

La regione anticipa di circa quattro mesi l’obiettivo che si era data per Natale, ovvero garantire in media almeno per il 90% delle prenotazioni il rispetto dei tempi monitorati dal Ministero, ovvero 30 giorni per le prime visite e 60 giorni per gli accertamenti diagnostici.

 
 
 
 
 
 
 
 

È quanto si evince dai dati pubblicati su Tdaer, portale online – aperto a tutti – che ospita il sistema di rilevazione dei tempi di attesa e che monitora settimanalmente le visite e gli esami diagnostici previsti dal Piano regionale di governo delle liste d’attesa.

Nelle ultime due settimane di agosto l’Emilia-Romagna raggiunge una media complessiva del 92%. Dato che, relativo alla sola settimana 22-28 agosto, e suddiviso tra visite e prestazioni diagnostiche, registra il 90,3% per le visite e il 93,8% per le prestazioni diagnostiche. Con un balzo in avanti rispetto alla prima settimana di agosto quando le medie erano, rispettivamente al 72,5% e al 91,9%.

Per l’assessorato alla Salute è un segnale confortante che risente dell’accelerazione impressa su visite e prestazioni anche nei mesi estivi, pur nelle difficoltà di carenze di personale medico e infermieristico. La Regione punta a tornare ai livelli pre-pandemici nel 2023, quando i tempi erano rispettati per il 97% dei casi.

 
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