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Più passa il tempo e più le aste per le concessioni balneari diventano tecnicamente impossibili. Perché le procedure sono complesse e in un comune come Cesenatico, ad esempio, gli uffici comunali non riuscirebbero mai a sbrigare duecento procedure di gara in così poco tempo.

Lo hanno ribadito ieri, in una nota, il Presidente di ANCI Emilia-Romagna Luca Vecchi (sindaco di Reggio Emilia) ed il delegato ANCI Emilia Romagna alle politiche turistiche Matteo Gozzoli, che sono intervenuti dopo l’approvazione nella nuova legge concorrenza.

 
 
 
 
 
 

“La norma approvata il 5 agosto scorso dal Parlamento – afferma Luca Vecchi Presidente ANCI Emilia-Romagna – rinvia numerose questioni ai decreti attuativi. Riteniamo come ANCI Emilia-Romagna che – vista la centralità del turismo balneare nel nostro territorio regionale che ricordo conta oltre 1.000 imprese con circa 50.000 addetti – i Comuni debbano essere coinvolti nella definizione di quelle che saranno le linee guida dei nuovi decreti. Ricordo, infatti, che saranno proprio gli enti locali a doversi occupare delle procedure di gara con iter che si immaginano sicuramente complessi e che dovranno poter tenere conto della specificità dei singoli territori. Auspichiamo quindi che il Governo scelga di rinviare la definizione dei decreti attuativi dopo le elezioni del 25 settembre. Farlo prima significherebbe comprimere se non annullare qualsiasi partecipazione degli Enti locali”.

“I Comuni della Riviera, dai più grandi ai più piccoli – aggiunge Matteo Gozzoli, delegato al turismo di ANCI Emilia Romagna – saranno chiamati a gestire migliaia di procedure di gara in materia di concessioni demaniali. Nella storia turistica ed economica di questi territori i Comuni sono sempre stati protagonisti delle scelte strategiche insieme alla Regione e insieme alle associazioni di categoria. In quest’ottica e al fine di poter valorizzare al meglio il nostro turismo balneare chiediamo maggior coinvolgimento e, visti i tempi ormai quasi inesistenti, riteniamo necessario che si possa aprire un tavolo di confronto con le Regioni e i Comuni dopo il 25 settembre. Vogliamo poter dire la nostra in questo passaggio complesso e delicato”.

 
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