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Nel mese di luglio aveva trascorso le sue vacanze al Basket Camp di Cesenatico, uno degli ultimi momenti di allegria per Alessandro, il 13enne di Gragnano che, nei giorni scorsi, si è tolto la vita. Secondo gli inquirenti alla base dell’estremo gesto ci sarebbe stato un atto di cyber bullismo. Tra gli indagati, giovanissimi, anche la fidanzatina della vittima.

 
 
 
 
 
 

Durante i funerali, che si sono celebrati ieri nel piccolo comune del Napoletano, gli amici hanno indossato una maglietta con sopra immortalata la sua faccia: “Siamo stati con Alessandro a Cesenatico a metà luglio ad un campo di basket per migliorare le prestazioni. Siamo stati in stanza assieme, era taciturno e solitario. Ma non sappiamo se la sua morte sia legata ad atti di bullismo”.

“Da un mio amico di scuola ho saputo che Alessandro era finito nel mirino di qualcuno che avrebbe voluto picchiarlo. Ma vai a sapere se è così. Siamo venuti a dirgli addio perché abbiamo comunque passato una settimana piacevole con lui a Cesenatico“.

“Non ce l’aspettavamo, era un ragazzo allegro e non aveva mai dato segni di sofferenza. L’avevamo visto nei giorni scorsi ed era tranquillo. A scuola parlavamo di bullismo ma lui non ha mai dato segni di vulnerabilità“.

 
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