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Più dei rincari preoccupano i ritardi. Perché se le consegne dei libri di scuola continueranno a slittare è molto probabile che la maggior parte degli studenti inizierà l’anno scolastico con lo zaino mezzo vuoto. I libri infatti non si trovano perché le case editrici, alle prese con gli astronomici rincari della carta, hanno rallentato i processi di stampa e dunque – a meno di improvvise accelerate questa settimana – in tanti si presenteranno in classe il 15 settembre sprovvisti dei testi richiesti per l’anno in corso.

Questa situazione ha ridato impulso al mercato, sempre più fiorente, dei libri usati che molte cartolerie hanno iniziato a vendere con regolarità. Anche se le edizioni non sono aggiornatissime, infatti, negli ultimi tempi i docenti sono diventati più tolleranti e dunque accettano, senza troppe obiezioni, anche testi di qualche anno fa.

Il problema della mancanza di libri riguarda gran parte degli studenti di Cesenatico, mentre pare rientrato l’allarme lanciato nei giorni scorsi da alcune associazioni di consumatori che avevano parlato di aumenti anche del 10%. In realtà, anche grazie al tetto dei prezzi fissati dal Ministero, la variazione finora registrata è stata intorno al +1,5%. Una magra consolazione visto che i prezzi di alcuni testi sono già molto alti.

La stangata più preoccupante quest’anno riguarda invece gli articoli cartacei: quaderni, diari e album da disegno registrano un aumento del 7% rispetto allo scorso anno, mentre altri articoli di cartoleria, come evidenziatori, penne e matite, segnano un rialzo di oltre il 6%. E dunque, anche in questo caso, la tendenza dei consumatori è quella di acquistare solo lo stretto necessario. Lo zaino riposto nell’armadio lo scorso maggio, insomma, può andare più che bene anche a settembre.

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