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Prima erano solo rumors, le classiche ipotesi più o meno fantasiose destituite di ogni fondamento giuridico. Adesso, invece, certe illazioni acquisiscono spessore perché, dopo un’indagine che pare infinita, cominciano ad affiorare elementi nuovi nell’inchiesta sulla morte di Marco Pantani.

E così, ieri, il senatore Giovanni Endrizzi, della Commissione Antimafia, ha soffiato sul braciere dei sospetti affidando alle agenzie stampa questa dichiarazione: “Il dubbio che le mafie possano aver infiltrato il Giro d’Italia rimane un’ipotesi aperta che non abbiamo potuto chiudere e quindi tantomeno escludere”.

Il parlamentare pentastellato si riferisce al Giro d’Italia del 1999, quello che passò alla storia per le vicende legate a Marco Pantani, fermato dopo la tappa di Madonna di Campiglio per un’analisi del sangue che rivelò un livello troppo alto di ematocrito.

 
 
 
 
 
 
 
 

Il senatore Endrizzi ha coordinato il comitato preposto alle indagini nell’ambito della Commissione Antimafia sull’esclusione di Pantani dal Giro e sulle cause che portarono al decesso del Pirata, i cui atti saranno trasmessi alla Procura di Rimini che ha aperto alla fine dello scorso anno il terzo fascicolo sulla morte del campione.

“Le verità che ci sono state consegnate – ha spiegato Endrizzi ai margini di una conferenza stampa – non sono soddisfacenti né per quanto riguarda la squalifica al Giro d’Italia né per quanto riguarda le vicende che hanno portato alla morte di Pantani”.

All’origine dell’inchiesta sulle presunte infiltrazioni della mafia al Giro d’Italia del 1999 le ormai celebri dichiarazioni dell’ex bandito Renato Vallanzasca che, dal suo ergastolo milanese, aveva raccontato ai carabinieri di essere stato ingaggiato per scommettere sul vincitore del Giro: “In carcere qualcuno mi suggerì – aveva dichiarato – di scommettere sul vincitore, che non sarebbe stato Marco Pantani”.

Intanto i genitori del Pirata preferiscono attendere e non commentare quanto detto dal senatore pentastellato. Tuttavia il legale Florenzo Alessi spiega a nome della famiglia del campione che “l’affermazione relativa alle precedenti indagini in cui viene detto dal senatore Endrizzi che certe ‘porte non sono state aperte sull’ipotesi che ci sia stato un contributo di terzi alla morte di Pantani’ è di sé per sé inquietante”.

 

 
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