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Ci sono albergatori che pagano i dipendenti una miseria (tre euro all’ora). E poi ci sono quelli che non li pagano affatto. E’ il ritratto – davvero poco edificante – dell’altro turismo, quello dello sfruttamento e della speculazione. Quello che ha costretto i sindacati della Fisascat Cisl ad intervenire, portando all’attenzione dell’opinione pubblica i casi di una sessantina di lavoratori ed i nomi delle strutture “insolventi”. Sono sei alberghi dislocati sulla riviera romagnola: due a Bellaria, uno a Gatteo Mare e tre a San Mauro Mare.

 
 
 
 
 
 
 
 

Il caso dei sei alberghi – per i quali sono state inoltrate denunce ed esposti – è noto e qualche giorno fa il sindacato ha dato vita a un presidio davanti a una delle strutture coinvolte.

In sintesi: i proprietari hanno dato in affitto le strutture a società che poi hanno ceduto a terzi la gestione. Un sistema di “scatole cinesi” sul quale bisognerà fare luce ma che per ora ha colpito i lavoratori che, in molti casi, si sono ritrovati senza stipendio. Con le denunce all’Ispettorato del lavoro, la Cisl punta al recupero di stipendi e contributi, ma l’iter sarà lungo e il danno è comunque rilevante.

 
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