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Con il caro energia, a meno di interventi importanti e tempestivi da parte del Governo, ben difficilmente gli alberghi di Cesenatico (anche quei pochi che scommettevano sul filone invernale) resteranno aperti in occasione delle tradizionali feste del Natale. Un durissimo colpo alle politiche della destagionalizzazione che, soprattutto negli ultimi anni, avevano cominciato a dare risultati promettenti, offrendo un’alternativa preziosa all’abituale format del turismo balneare.

 
 
 
 
 
 
 
 

E la questione riguarda, ovviamente, tutti gli hotel della riviera romagnola: “Il caro bollette ci spaventa tantissimo – spiegano le categorie – saranno meno gli alberghi aperti in inverno, quelli che erano soliti tenere aperti iniziano a fare i conti”.
A preoccupare è soprattutto il gas. Questa estate i rincari dell’energia elettrica sono stati del 300-400%: “Se dobbiamo aggiungere il gas, iniziamo proprio ad avere paura”.

Una soluzione, spiegano da Riccione, potrebbe essere quella di tenere aperti solo nei giorni di massimo riempimento. “Stiamo valutando se si riesce a stare aperti con continuità come sempre, oppure aprire e chiudere a seconda dell’occupazione. Non abbiamo ancora preso una decisione definitiva”, spiega dalla sua struttura alberghiera Rita Leardini, vicepresidente di Federalberghi Riccione.

Tra i suoi colleghi “molti stanno ancora cercando di capire come potranno essere i prossimi mesi”. Negli ultimi anni la Perla Verde aveva puntato molto sulle festività natalizie, ora “c’è attendismo”. Le bollette “sono arrivate triplicate rispetto all’anno prima”, riporta Leardini.

 
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