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Dopo aver distrutto la gloriosa storia del Cesena Calcio con la sua dissennata gestione societaria, arrivano le prime condanne “in solido” per l’ex presidente Giorgio Lugaresi che ieri è tornato in tribunale assieme alla storica bandiera bianconera Giampiero Ceccarelli.

I due imputati, che per questo specifico capitolo processuale, hanno scelto il rito abbreviato, dovevano rispondere di alcuni reati di natura fiscale nell’ambito dell’inchiesta sul “Crac” dell’Ac Cesena.

 
 
 
 
 
 
 
 

Lugaresi ha aggiunto altri 6 mesi al suo “monte pena” (3 anni e 2 mesi prima di questo verdetto) mentre Ceccarelli è stato condannato a 4 mesi.

Rispetto alle sentenze passate, però – trattandosi di reati di natura fiscale – il giudice ha disposto anche la confisca dei beni già sequestrati, in fase cautelativa, durante la fase d’indagine. Si tratta di immobili e conti correnti: per un ammontare complessivo di 4 milioni e 900 mila euro che ora passano dagli imputati definitivamente allo Stato.

Per questa porzione di processo (ovvero quella legata ai reati fiscali), il gip Giorgio Di Giorgio ha rinviato a giudizio Mauro Giorgini, Claudio Manuzzi, Annunzio Santerini, Christian Dionigi, Graziano Pransani, l’ex referente tecnico del settore giovanile Luigi Piangerelli, l’ex direttore sportivo Rino Foschi, il presidente del Chievo Verona, Stefano Bondi, Enrico Brunazzi, Barbara Galassi e Luca Mancini.

 
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