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Il PUG (Piano Urbanistico Generale) di Cesenatico arriverà giovedì prossimo in Consiglio Comunale e – come dichiara il sindaco Gozzoli – “sarà il coronamento di un grande lavoro dell’Amministrazione Comunale – partito con il precedente mandato – dell’ufficio di piano comunale con tutti i tecnici, dei consulenti e con il supporto dei tecnici provinciali e regionali”.

Dopo due sedute preliminari (vista la complessità del tema), l’approvazione da parte del Consiglio Comunale nella seduta fissata per giovedì 13 ottobre è l’ultima tappa, poi il piano entrerà in vigore dalla data di pubblicazione sul BURERT regionale e sul sito istituzionale dell’ente.

 
 
 
 
 
 
 
 

Il percorso del Pug è partito il 22 agosto 2018 con la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Comune, Regione Emilia Romagna e Provincia di Forlì-Cesena che ha sancito l’avvio della fase sperimentale alla nuova strumentazione urbanistica.

Per poter iniziare i lavori, nell’aprile del 2019 è stato costituito l’Ufficio di Piano che vi si è dedicato in questi tre anni in maniera approfondita.

Il 27 novembre 2020 c’è stata l’assunzione del piano da parte della Giunta che ha portato – il 9 dicembre 2020 – alla pubblicazione del piano sul sito istituzionale del Comune di Cesenatico. Da lì è partito un corposo iter di condivisione che ha coinvolto sia gli stakeholder che gli enti sovraordinati.

Il Comune di Cesenatico ha prima realizzato un video per presentare i punti salienti del nuovo documento, poi ha organizzato una serie di incontri con gli ordini professionali e con la cittadinanza per illustrare il piano e aprire il confronto. Tutto questo lavoro di presentazione alla città è ovviamente andato avanti in parallelo alle commissioni consiliari propedeutiche all’approvazione.

Si è aperta così la fase delle osservazioni, andata avanti dal 9 dicembre 2020 fino al 6 febbraio 2021: in questo lasso di tempo sono pervenute 224 osservazioni: 32 sono state accolte, 59 sono state accolte parzialmente, 111 sono state non accolte mentre 22 sono state ritenute non pertinenti.

La valutazione alle osservazioni pervenute ha portato a opportune modifiche alla normativa e agli elaborati del piano assunto senza modifiche sostanziali delle caratteristiche generali del piano. Ogni osservazione con relativo responso è stata esaminata, votata e approvata dal Consiglio Comunale.

Il 19 luglio 2021 il Consiglio Comunale ha adottato il Piano Urbanistico Generale comprensivo di Piano dell’Arenale e dal 18 ottobre 2021 è partito l’iter con il CUAV. In totale si sono svolte sei sedute che in data 20 giugno 2022 hanno portato a un parere favorevole all’unanimità fermo restando il recepimento di alcune prescrizioni. Il Consiglio Comunale di giovedì 13 ottobre è dunque l’ultima tappa di questo lungo iter.

“Siamo arrivati alla fine di un percorso lungo, complesso e articolato di cui Cesenatico e tutto il territorio avevano bisogno – le parole del sindaco Matteo Gozzoli -. La città era ferma al PRG del 1998 con attorno un mondo che intanto era andato avanti a tutta velocità e una città che aveva bisogno di dotarsi di uno strumento moderno. La sostenibilità e la riduzione di consumo di suolo sono due temi di cui è necessario tenere conto trovando una giusta sintesi con le esigenze di cittadini e di imprese incentivando su tutti la rigenerazione urbana dell’esistente. Vorrei sottolineare che si tratta del primo piano urbanistico non espansivo nella storia del nostro Comune. Un passo necessario verso un futuro più sostenibile. Portiamo a compimento un piano di cui siamo orgogliosi e che abbiamo studiato tenendo sempre come guida il bene della collettività, mai l’interesse di qualcuno a discapito di qualcun altro. Voglio ringraziare tutto l’ufficio di piano e tutti i consulenti per il grande lavoro svolto. Il passaggio di giovedì prossimo sarà un punto di partenza per avviare una serie di processi di rigenerazione che in molte parti di Cesenatico la comunità attende da decenni. La sfida più grande che ci attende sarà coniugare la sostenibilità ambientale con la rigenerazione urbana che dovrà essere diffusa e che nei prossimi anni ci dovrà consentire di migliorare il patrimonio edilizio esistente spesso datato e non efficiente dal punto di vista energetico”.

 
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