fbpx
 
 
 
 
 
 
 
 

Prosciolto perché gli atti osceni, nel nuovo ordinamento penale, non costituiscono più reato, ma adesso quel 38enne di Cesenatico – accusato di essersi masturbato sul treno Ravenna-Cervia davanti a una ragazza appena maggiorenne, rischia un’ammenda fino a 30mila euro.

E’ dunque una “sentenza” in chiaro-scuro quella pronunciata nei giorni scorsi dal Gup Andrea Galanti che, nell’udienza preliminare per atti osceni in luogo pubblico, ha disposto il proscioglimento dell’uomo (per altro già gravato da altri precedenti).

 
 
 
 
 
 
 
 

Il pronunciamento, però, non rappresenta un verdetto di non colpevolezza per il 38enne, salvato unicamente dalla depenalizzazione del reato che, al comma 2, precisa che gli atti osceni costruiscono reato soltanto se perpetrati “all’ interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva pericolo che essi vi assistano”.

Un treno delle 15.30 non è stato valutato dal giudice tra questi (discorso diverso sarebbe stato uno scuolabus o un pullman pieno di studenti). La vicenda, però, non finisce qui. Il Gup ha infatti disposto la trasmissione degli atti all’autorità amministrativa che, in caso di colpevolezza accertata, potrebbe punirlo con una sanzione pecuniaria fino a 30mila euro.

 
Inviando questo modulo acconsenti al trattamento dei dati secondo le vigenti norme di Privacy e diritto di autore. Per maggiori informazioni vai alla pagina Privacy e Cookie.

Leave a Reply