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I medici no-vax sono ormai stati reintegrati nelle corsie e anche il centro Covid del “Bufalini” – quello che, nei periodi di maggiore emergenza, ha ospitato contemporaneamente anche 100 ricoverati – è ormai stato smantellato.

Insomma, anche se permangono le rigide misure d’accesso per chi va a trovare un malato in ospedale, i protocolli si stanno gradualmente allentando e, sulla scorta delle nuove indicazioni che provengono dal Governo, è molto probabile che le regole possano ulteriormente cambiare già dai prossimi giorni.

 
 
 
 
 
 
 
 

Una situazione figlia dei numeri che, anche a novembre, sul fronte pandemico, restano piuttosto blandi. Dall’inizio di novembre al “Bufalini” non è mai stata superata la soglia dei 22 ricoveri, ma si tratta perlopiù di persone che sono arrivate in ospedale non per sintomatologie legate al virus ma per altre patologie e riscontrate positive al tampone che viene effettuato obbligatoriamente al momento del ricovero.

In terapia intensiva si trova attualmente un solo paziente, ma è una persona con una deficienza respiratoria di base, in particolare soffre di una broncopneumopatia cronica ostruttiva che gli crea problemi respiratori aggravati dal contagio. Insomma, di pazienti gravi a causa del Covid, al Bufalini, per il momento, non ce ne sono.

La situazione, tuttavia, è ancora esaminata con grande attenzione, perché le varianti potrebbero far cambiare rapidamente gli scenari.

Per il momento, però, almeno per chi fa visita ai malati, le regole restano severe: green pass, o tampone negativo, e mascherine. Ma è probabile che qualcosa cambi.

 
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