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Focarina delle Conserve a Rischio. Si avvicina il Natale e a Cesenatico uno dei momenti più tipici e legati alla tradizione è il fuoco vivo in piazza delle Conserve. La sua accensione è un momento molto atteso a cui tutti sono molto legati. Avviene in concomitanza con la festa dei Lupi di Liberio; in quei momenti la socialità e la tradizione folk di Cesenatico si ritrovano attorno al fuoco, sorseggiando un bicchiere di Vin Brulè. Un focolaio, va detto che è controllato e che resta in sicurezza per tutta la sua durata cioè dal 23 dicembre, come da tradizione, all’Epifania.

Tutto molto bello, ma c’è un “ma” che rischia di far saltare la rappresentazione. Si chiama Regione.

 
 
 
 
 
 
 
 

C’è infatti una norma che impone, si legge, che

dal primo ottobre 2022 fino al 30 aprile 2023 il divieto di abbruciamento di residui vegetali agricoli e forestali nei comuni delle zone Pianura est (dove si trova Cesenatico), Pianura ovest e agglomerato di Bologna già individuati dal Piano Aria Integrato Regionale.

Con ogni probabilità il provvedimento è volto a tutelare la qualità dell’aria e ha trovato una valida e meritevole sponda nella carenza di piogge di tutta l’estate. Ma non tiene conto di eventi particolari come quelli della tradizione folkloristica che in Romagna abbondano. E così la Proloco del Monte non nasconde la sua preoccupazione.

igor magnani

“Questo divieto – commenta Igor Magnani, presidente della Proloco –  è una spada di Damocle su una tradizione ultradecennale. Come Proloco ci siamo spesi per la messa in sicurezza del focolare perché è una tradizione molto sentita in città che scalda il centro e il cuore della Piazza. Chiediamo quindi un chiarimento e che la politica anche locale ci consenta di farla in tutta la sua durata”.

Leggendo il testo della Regione si apprende che una deroga già c’è, ma troppo stringente per Cesenatico.

Nei comuni della pianura e dell’agglomerato di Bologna è ammessa una deroga per soli due giorni per ogni proprietario o possessore del terreno, valida nelle zone non raggiungibili dalla viabilità ordinaria. Questa deroga è consentita solo nei giorni in cui non siano scattate le misure emergenziali per le polveri sottili attivate attraverso il bollettino “liberiamo l’aria” emesso da ARPAE per comunicare l’allerta smog.

“Ci siamo informati – aggiunge Magnani – sentendo il Corpo Forestale dello Stato e ci ha detto chiaramente che saremmo fuori norma con conseguenze anche penali. Nessuna associazione si può permettere di rischiare tali conseguenze. Ma la città non può perdere la tradizione per una norma che non prevede le manifestazioni folkloristico-tradizionali”.

 
Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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