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E’ una brutta storia avvolta da mille dubbi e sospetti quella che ha tenuto banco, giovedì scorso, nel tribunale di Rimini. Alla sbarra un imprenditore cesenate di 30 anni residente a Santarcangelo, accusato di violenza sessuale su una lavoratrice stagionale bolognese di dieci anni più giovane che, all’epoca dei fatti, faceva la cameriera in un albergo a Cesenatico.  I due protagonisti della vicenda si conoscevano da tempo e questo, ovviamente, rende la storia molto più complicata. 

Secondo le carte del fascicolo processuale, i due una sera si misero d’accordo via messaggio per vedersi a casa di lui a Santarcangelo dove si consumò un rapporto sessuale. Secondo l’uomo un atto assolutamente consensuale, secondo la ragazza invece una vera e propria violenza sessuale.

 
 
 
 
 
 
 
 

L’unica certezza, sul piano degli indizi, è che – dopo quella serata – la ragazza, che stava facendo la stagionale in un hotel di Cesenatico, il giorno dopo decise di lasciare anzitempo il posto di lavoro e ricontattare l’uomo. Fu proprio l’imprenditore, visto che la ragazza era senza soldi, a pagarle il taxi per raggiungerlo nuovamente a Santarcangelo e fu sempre lui ad accompagnarla in stazione per farle prendere il primo treno per Bologna. Una giornata chiusa con alcuni sms tra i due ed alcuni scambi di battute ed emoticon via Instagram. Insomma, non proprio il “day-after” classico di una violenza sessuale.

Qualche giorno dopo l’incontro notturno, però, la ragazza presentò denuncia per violenza sessuale, dicendo anche che l’uomo nella fatidica serata avrebbe fatto uso di cocaina e che successivamente l’avrebbe minacciata. Per questa ragione – terrorizzata da possibili ripercussioni – si sarebbe comportata come ha fatto, ovvero senza denunciare subito la violenza subita e con messaggini e “faccine” tranquillizzanti via web.

Va detto che la ragazza i messaggi in questione li ha cancellati tutti. L’uomo invece no e i suoi difensori si sono rivolti al consulente tecnico Luca Mercuriali che è riuscito a recuperarli.

In attesa della prima udienza – fissata per il prossimo mese di aprile – giovedì scorso, in aula, è stato chiesto di ascoltare l’imprenditore e di poter sentire a testimonianza anche i proprietari dell’albergo di Cesenatico che – secondo la ragazza – “la trattavano male”.

L’accusa ha invece chiesto ed ottenuto di poter ascoltare alcune amiche della donna alle quali avrebbe raccontato la presunta violenza sessuale subita.

 
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