Erano rimaste bloccate per ore a bordo di un vecchio autobus nella periferia di Checacupe in Perù fermo in coda per le proteste dei sostenitori dell’ex presidente Pedro Castillo destituito dopo un tentato golpe.
Ora la disavventura vissuta dalla cesenaticense Giulia Opizzi – partita assieme alle amiche Federica e Lorenza Zani e Martina Meon per una vacanza in Sudamerica – si sta fortunatamente concludendo positivamente.
Tutte sono state infatti imbarcate su voli diversi decollati per l’Italia dall’aeroporto di Lima. Sui tempi ed i modi del rientro in Italia, tuttavia, permangono ancora delle incognite visto che la cesenaticense Giulia Opizzi, che aveva lanciato l’allarme con un post su Instagram, ha spiegato di non voler rivelare i dettagli dell’operazione di rimpatrio, in atto sotto l’egida della Farnesina e dell’ambasciata italiana a Lima.
In ogni caso, ciò che conta è il “lieto fine” visto che, qualche giorno fa, la situazione sembrava piuttosto critica. Da circa una settimana, infatti, nella regione peruviana divampano le proteste che hanno provocato anche morti e feriti. A far scatenare la rivolta sociale l’arresto dell’ex presidente che aveva sciolto il parlamento – tentando di fatto un golpe – dopo la procedura di impeachment avviata contro di lui.
Lo scorso 12 novembre le quattro amiche erano partite in pullman da Cuzco. Destinazione Bolivia, al confine con il Perù. A Checacupe, nel cuore del Machu Picchu, il mezzo era rimasto però incolonnato per cinque chilometri e i turisti lasciati in balìa delle precarie condizioni igieniche, di fatto impossibilitati ad acquistare viveri ed acqua.
Dopo l’allarme scattato sui social dalla ragazza di Cesenatico ad attivarsi per prima era stata l’assessore del Comune di Cotignola Laura Monti. Subito dopo l’unità di crisi della Farnesina anche grazie alla collaborazione della parlamentare ravennate Ouidad Bakkali e del sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli.
Nella serata del 14 dicembre le giovani sono state trasferite sotto sorveglianza della polizia locale in un ostello di Checacupe, all’indomani a Cuzco e nella giornata di domenica a Lima per preparare il rientro in Italia.