fbpx
 
 
 
 
 
 
 
 

Il momento è solenne e dunque, nel giorno dello storico annuncio della tappa del Tour de France a Cesenatico, il sindaco Gozzoli affida ai social tutta la sua soddisfazione. Lo fa con un “post lungo almeno 200 chilometri – scrive – come la distanza tra Cesenatico e Bologna che i corridori del Tour de France percorreranno domenica 30 giugno 2024”.

Dopo aver atteso il crisma dell’ufficialità (benché i rumors sgomitassero ormai da oltre un anno), il primo cittadino garantisce che “Cesenatico è pronta a essere al centro del mondo sportivo, turistico, culturale e popolare per un giorno”.

 
 
 
 
 
 
 
 

“La Grand Boucle – ricorda Gozzoli – non è mai partita dall’Italia e lo farà dedicando una tappa alla città che tutti noi amiamo. È un risultato incredibile, uno sprone a lavorare ancora di più e meglio e a farci trovare pronti a quella che sarà una festa. Il Tour de France – prosegue – è sport al suo massimo livello; è grande esposizione mediatica con diretta tv di 200 paesi (più seguiti ci sono solo Mondiali di Calcio ed Olimpiadi, che vanno in scena ogni quattro anni); è ricaduta turistica con stimate oltre 700mila presenze  in quei giorni e oltre 60mila pernottamenti turistici; è indotto che tra bar, ristoranti e commercio si stima in circa 35 milioni di euro per la regione Emilia-Romagna”.

Poi la distribuzione dei meriti, “dal lavoro della Regione Emilia-Romagna con Stefano Bonaccini a quello di Apt con Davide Cassani”.

Ma i meriti – scrive il sindaco di Cesenatico – sono di tutti, di chi ha lavorato per tanti anni nell’ombra per realizzare questo sogno, di chi ci ha sempre creduto, del nostro ufficio turismo che ha già cominciato a impegnarsi, del nostro ufficio sport, dell’assessore Morara. È merito della Nove Colli che da cinquant’anni ci ha reso la città regina delle Granfondo, è merito di ogni imprenditore, di ogni commerciante, di ogni lavoratore stagionale, di ogni pensionato”.

“Cesenatico – conclude Gozzoli – è stata scelta perché è Cesenatico e Cesenatico è così perché noi siamo così. Viviamo in una città accogliente, inclusiva, sempre al lavoro, in grande fermento da ogni punto di vista. Grazie, infine, a Marco Pantani perché l’eco delle sue imprese risuona ancora e sempre, e la tappa è anche per lui. Senza le sue imprese, sarebbe stato più difficile (secondo noi impossibile, ndr) realizzare il sogno”.

 
Inviando questo modulo acconsenti al trattamento dei dati secondo le vigenti norme di Privacy e diritto di autore. Per maggiori informazioni vai alla pagina Privacy e Cookie.

Leave a Reply